OSPITARE DIO: nel servizio o nell' ascolto?
Ospitare Gesù!
Come possiamo ospitare il Signore?
Quali sono gli atteggiamenti necessari per fare una simile esperienza?
Il Vangelo ci presenta il segmento di una relazione
d’amicizia tra Gesù e due donne sorelle: Marta e Maria.
Maria assume una postura spirituale che rimanda sicuramente ad una vita protesa a cercare il Signore, una vita che cerca di centrarsi in Dio con tutte le fatiche che tutto ciò comporta. Il Vangelo dice che "Maria era seduta ai piedi del Signore ed ascoltava la sua parola". Maria è una donna consapevole di trovarsi di fronte a quel Gesù che non è un uomo qualunque, ma Dio, e percepisce in Gesù quel Dio che la vuole incontrare, quel Dio che è alla ricerca di ogni uomo. - Dio Ti cerca, Dio è sulle tue tracce! - Quando incontra Maria, la quale anch’ella è alla ricerca di Dio, questo incontro diventa un’esperienza che segna la vita.
Seduta ai suoi piedi è
la postura di chi sa che c’è una bella distanza tra i due che si sono
incontrati, una distanza identitaria: una semplice creatura e Colui che è Dio
come il Padre, tra l’uomo e Dio. Stare seduti ai piedi di Gesù è raccogliere
tutti i pezzi della propria vita attraverso la grazia di un lavoro paziente di
conoscenza di sé, di accettazione dei propri limiti e fragilità, trovando il
coraggio di riconoscerli e ancor più la fede di deporli ai piedi di Gesù.
Stare ai piedi di Gesù
è accogliere la grazia della sua parola che come balsamo si posa sugli aspetti
della vita dolorante e ferita. Miseria umana e misericordia divina si
incontrano nella preghiera vissuta ai piedi di Gesù.
Marta è l’immagine di tutto ciò che impedisce un sano rapporto con Gesù attraverso la preghiera e l’ascolto della parola. Le molte cose da cui si fa dipendere la vita, la richiesta di attenzioni, il senso di solitudine nel servizio al Signore, l’affanno e l’agitazione sono le parole che il Vangelo riferisce a Marta.
Marta e Maria sono due immagini complementari. Ogni servizio al Signore dovrebbe scaturire da un tempo abbondante trascorso ai suoi piedi e con l’orecchio e il cuore protesi alla sua parola. Ogni vera preghiera dovrebbe sgorgare dalla consapevolezza di essere cercati da Dio e dal cercare Dio. Ogni buona spiritualità dovrebbe sfociare nel servizio che porta a camminare con i piedi di Gesù per attraversare la storia degli ultimi e di tutti coloro che tendono una mano in segno di aiuto.
don Biagio Aprile
Bisogna trovare un equilibrio tra azione e contemplazione, tra il servizio agli altri e la cura della propria relazione con Dio. ( Rita)
RispondiEliminaGrazie Padre Biagio
RispondiEliminaGrazie padre Biagio per queste belle riflessioni.
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