LE TENTAZIONI DI GESU'
Il tempo della
quaresima, iniziato con il segno delle ceneri sul capo dei cristiani, apre una
nuova stagione spirituale intensa con lo scopo di riscoprire il senso profondo
del nostro essere cristiani.
Quaranta giorni di
cammino interiore per attraversare gli spazi dell’anima, rivisitare i grandi
quartieri della memoria e ripercorrere aspetti dei nostri vissuti personali e
comunitari illuminandoli e rivitalizzandoli con la grazia dello Spirito, lo
stesso che spinse Gesù nel deserto.
Come Gesù anche noi
siamo chiamati ad abitare i deserti di questo nostro tempo dove si consuma la
nostra vita. Stare nelle zone desertiche della propria esistenza e prenderne
consapevolezza ci aiuta a guardare in faccia il mistero di questa nostra esistenza
e scorgere quelle stesse tentazioni a cui si sottopose Gesù. La tentazione è un
groviglio di forze avverse che ci investono in momenti particolari della vita,
si insinuano come pensieri razionalmente innocui e accettabili come soluzione
migliore a problemi complessi e di non facile soluzione.
La prima tentazione di
Gesù fu quella del pane. Gesù ebbe fame dopo quaranta giorni di digiuno.
Un’esperienza spirituale di purificazione interiore, un grido forte di
preghiera che arriva dritto al cuore di Dio. Il digiuno accompagnato dalla
preghiera, porta le persone a toccare con mano i propri bisogni profondi:
debolezze, fragilità aspirazioni, illusioni vuoti esistenziali, realtà che si
intersecano e si intrecciano e che possiamo racchiudere sotto un nome ben
preciso, fame.
Il demonio, il nemico vero dell’uomo, tenta Gesù con una proposta risolutoria al problema della fame, razionalmente impeccabile: se tu sei il Figlio di Dio, trasforma queste pietre in pane. Propone una verità al cui interno è nascosta una grande menzogna. L’obiettivo è l’illusione di escludere la sofferenza, la fatica dalla vita. L’uomo può con le sole sue forze trovare una soluzione alla fame.
L’uomo
diventa la risposta ai suoi stessi problemi utilizzando tutti i mezzi possibili
anche quelli sbagliati. Dio è un semplice esecutore, da mettere alla prova per
verificarne la bontà. Quante realtà vengono stravolte e piegate agli interessi
di turno nell’illusione di trovare un briciolo di felicità.
La seconda tentazione
verte sul potere, sul bisogno di gloria, tocca il livello più alto della
fragilità umana, la sete di potere come risposta all’incapacità di accettare la
fragilità e la povertà della vita. Si è disposti a tutto pur di avere un
briciolo di potere in ogni ambito della vita: ti darò tutti i regni di
questo mondo se prostrandoti mi adorerai, ripete il demonio. Gesù ci libera da questa terribile tentazione
con la medicina del servizio come dono di sé che promuove il bene dell’altro.
La terza tentazione
riguarda l’orgoglio spirituale, ossia, presumere di se stessi, della propria
fede e delle proprie capacità. È scritto, afferma per diverse volte
Gesù, indicando nelle sacre Scritture la soluzione che viene da Dio. Le
tentazioni hanno come obiettivo ultimo quello di metter in crisi l’idea e la
convinzione di Dio in noi, dubitare della bontà e necessità di Dio nella vita
dell’uomo.
Gesù nel deserto si
sottopone ad ogni tipo di tentazione, per porsi accanto alla nostra umanità
continuamente tentata e provata nella vita e soprattutto nelle scelte di ogni
giorno. La quaresima di questo anno è fortemente segnata da situazioni
geopolitiche sociali fortemente inquietanti. La tentazione del potere avanza
con grande disinvoltura e presunzione. Ancora una volta il male dimostra di
saper fare bene il suo mestiere di avversario e nemico della vita dell’uomo e
di questo mondo. Il nostro cammino quaresimale terminerà il mattino di Pasqua
dove Cristo trionfa vittorioso e sfolgorante di luce, riportando la sua
vittoria definitiva su ogni forma di male che si consuma nella storia.
don Biagio Aprile
Come sempre molto profondo..ciao p. Biagio ti penso sempre
RispondiEliminaLucia
Cristo tentato dal demonio! Ma in Cristo sei tu che sei tentato” (sant’Agostino).
RispondiEliminaIn esse viene anticipata la vittoria finale di Cristo nella risurrezione.
Buongiorno Padre Biagio. Grazie 🙏🙏
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